PRCS 8604
Grotta presso Bresenza del Taiano

Dati generali

Numero catasto 3 - SLOVENIA 1398
Numero catasto 1- CATASTO STORICO VG 151
Area geografica CARSO SLOVENO
Nazione SLOVENIA
Comune Sezana
Località Prešnica
Dislivello 98 m
Sviluppo spaziale 123 m
Profondità 98 m
Num. ingressi 1
Pozzo di accesso No
Pozzi interni No
Artificiale/Naturale Naturale

Posizione primo ingresso

Quota 466 m
Cartografia 1:25000 IGM 53AISE
Nome cartografia IGM SAN SERGIO
Lat. (WGS84) 45.567007
Long. (WGS84) 13.92941
Lat. GKSLO 5047531
Lon. GKSLO 5416806
Lat. eur50 45°34'04,4
Lon. eur50 13°55'49,3
Lat. igme 45°34'01,9
Lon. igme 01°28'38,0
Validità posizione incerta o fatta cartograficamente con carta 1:25.000

Scopritore

Nome scopritore: BOEGAN EUGENIO
Nome gruppo: COMMISSIONE GROTTE 'E.BOEGAN'
Scoperta nell’anno 31-10-1897

Rilievi

Tipo rilievo Gruppo Nome Gruppo Data rilievo Eseguito da
Primo Rilievo SAG COMMISSIONE GROTTE 'E.BOEGAN' 31-10-1897 BOEGAN EUGENIO
Aggiornamento Rilievo JKŽELEZČAR JK Železničar 12-08-1955 člani JK Železničar Ljubljana

Altri nomi

Grotta presso Bresnizza, Jerinščevka

Descrizione

n. 152 Grotta presso Presnizza (prof 49 m.)

Sull' altipiano di Presnizza a 467 m. sopra il livello del mare, e precisamente a 1200 m in direzione SO + 6° Ovest dalla chiesa di Presnizza, in terreno comunale, si spalanca improvvisamente una vallicola circolare imbutiforme del diametro di 21 m. circa profonda 5 m., le cui pareti sono celate quasi completamente da un considerevole ammasso di detriti, gettati dai villici del luogo, tolti dai loro terreni per renderli atti a coltura. In fondo a questa vallicola si presenta un foro che dà accesso ad una piccola camera lunga poco più di 9 m in direzione SO. (vedi piano N.ri 1-2). Qui per proseguire è necessario saldare bene l'estremità di una grossa fune di almeno 40 m. di lunghezza, che il terreno, che d'ora innanzi s'incontra, ha un' inclinazione tale da renderla più volte proprio indispensabile. Come si procede il piede del visitatore sprofonda fra i detriti, che ruzzolano giù per l'erto pendio, formando rumorose valanghe che con scroscio quasi metallico precipitano fino al fondo. La debole luce della candela è ben poca cosa per rischiarare ora il cammino, che si entra in una spaziosa caverna alta circa 20 m e larga quasi altrettanto, col suolo pieno di detriti e con inclinazione di ben 40° (v. punti 2-6). Per evitare questa forte pendenza, ed anche per meglio assicurarsi dall’eventuale caduta di sassi, si procede tenendosi sempre a mano destra, presso la parete. Così dopo percorsi 12 m. verso Ovest e sceso uno scalino alto 2 metri circa si continua a scendere, lasciando ai lati parecchie graziose nicchie con esili formazioni stalattitiche. Prima per 4 m verso Sud, poi, attraversando tutta la caverna per altri 22 m. in direzione S. S. E. (v. punti 5-6). A questa spaziosa caverna, provveduta di una sola ed isolata stalammite, tempestata le mille volte dal materiale mobile che l’acqua piovana trascina continuamente entro, segue un'altra meno vasta della prima; è brutta, non offrendo altro che massi colossali di calcare corrosi dalle acque (v punti 6-7-8). Questa caverna nella cui volta un alto camino si perde nell'oscurità, ha una lunghezza di oltre 20 mt e termina con una fessura impraticabile fra crepacci e terriccio, alla profondità massima di 49 m sotto il livello del terreno esterno. Questa grotta venne dall'Alpina esplorata il giorno 31 ottobre 1897 e dalla rilevazione eseguita risultò che ha una lunghezza totale di 83 m. La temperatura dell' aria della grotta in quel giorno era di 13° C, mentre all'esterno presso l'orifizio, il termometro segnava 13,5° C. Durante la visita parecchi furono i piccioni selvatici che disturbati fuggirono all'aperto.

Il relatore della Commissione grotte: E. Boegan.

Note

1) TK-25

 

Rilievi

Immagini