PRCS 8161
Abisso dei Serpenti

Dati generali

Numero catasto 3 - SLOVENIA 955
Numero catasto 1- CATASTO STORICO VG 113
Area geografica CARSO SLOVENO
Nazione SLOVENIA
Comune Sezana
Località Divača
Dislivello 304 m
Sviluppo spaziale 15181 m
Profondità 304 m
Num. ingressi 1
Pozzo di accesso
Pozzi interni
Artificiale/Naturale Naturale

Posizione primo ingresso

Quota 445 m
Profondità ingresso 213 m
Cartografia 1:25000 IGM 40BIIISW
Nome cartografia IGM SENOSECCHIA
Lat. (WGS84) 45.681931
Long. (WGS84) 13.956476
Lat. GKSLO 5060275
Lon. GKSLO 5419085
Lat. eur50 45°40'58,1
Lon. eur50 13°57'26,7
Lat. igme 45°40'55,6
Lon. igme 01°30'15,4
Validità posizione abbastanza sicura o fatta con carta 1:5000

Scopritore

Nome scopritore: MARINITSCH GIUSEPPE
Nome gruppo: CLUB ALPINO AUSTRIACO
Scoperta nell’anno 01-01-1896

Rilievi

Tipo rilievo Gruppo Nome Gruppo Data rilievo Eseguito da
Primo Rilievo NN NON INDICATO 01-06-1883 ANTONIO HANKE
Relatore GSCARLORST GS Carlo Debeljak Trst 03-10-1954 Savnik Roman
Primo Rilievo GSCARLORST GS Carlo Debeljak Trst 17-07-1954 Seliškar Albin
Primo Rilievo GSCARLORST GS Carlo Debeljak Trst 17-07-1954 Gams Ivan
Primo Rilievo GSCARLORST GS Carlo Debeljak Trst 17-07-1954 Michler Ivan
Primo Rilievo GSCARLORST GS Carlo Debeljak Trst 17-07-1954 Štefančič Pavel
Primo Rilievo GSCARLORST GS Carlo Debeljak Trst 17-07-1954 Bar Franci
Primo Rilievo GSCARLORST GS Carlo Debeljak Trst 17-07-1954 Modrijan Silvo
Primo Rilievo GSCARLORST GS Carlo Debeljak Trst 17-07-1954 Hribar France
Primo Rilievo GSCARLORST GS Carlo Debeljak Trst 17-07-1954 Habe France
Primo Rilievo GSCARLORST GS Carlo Debeljak Trst 17-07-1954 Žele Zmago
Primo Rilievo GSCARLORST GS Carlo Debeljak Trst 17-07-1954 Pretner Egon

Pozzi interni

Profondo Ramo Nome ramo Progressivo
15 m RAMO 1 1
26 m RAMO 1 2
20 m RAMO 1 3

Altri nomi

Kačja jama

Descrizione

Questa grotta costituisce uno dei massimi fenomeni del Carso, per varietà ed importanza. È di proprietà della S. A. G., cui fu donata dal Prof. Giuseppe Sartori, illustre elettrotecnico, che l'aveva prima acquistata per studiarvi , dicesi, la possibilità di un impianto idroelettrico, profittando del grande pozzo iniziale per introdurvi una condotta forzata. Gli studi compiuti sul suo sistema idrico non sono certo ancora completi, e potranno portare luce specie rispetto al Timavo, che secondo ogni probabilità vi ebbe corso e conserva con essa comunicazioni constatate durante la grande piena. Le prime esplorazioni di Antonio Hanke nel 1888, seguite da altre, per numerosi anni furono compiute in condizioni difficili, con scale di legno e impianti che alla tecnica d'oggi appaiono inutili e farraginosi. La discesa, come oggi ormai si fa, non rappresenta più uno sforzo eccezionale ed una difficoltà paurosa Come allora. L'abisso è in una nascosta dolina cespugliata, in forma di un ripido imbuto' munito degli avanzi di un poggiamano di ferro e con qualche rozzo scalino scalpellato nella roccia che conduce ad affacciarsi a un baratro di circa 30 mq., precipitoso. Una pietra gettata si ode battere dopo 5 secondi, poi dopo altri 5. Dall'orlo del baratro si scende con gradini ad un ponte naturale a 40 m. sotto la superficie del suolo esterno e qui l'abisso propriamente detto comincia, diviso in tre parti, estremamente pittoresco ed impressionante. Si vede ancora contro una parete una piccola scala di legno. Ora si scende ben più semplicemente con scala di corda. La temperatura si abbassa rapidamente. In un caso, essendo all'esterno 26°, era I9° sul primo ponte, 5-7° a 100 m. Nell’inverno qui vi furono, massima e minima, 9° e 1°. Nella gran sala in cui si sbocca in basso, le temperature sono 6° e 2°. Le numerose discese di Federico Muller , di Perco ed altri, che ebbero anche drammatici incidenti, condussero all'esplorazione, probabilmente non ancora completa, della complicata grotta, di cui una parte è occupata da argilla e fango dovuto ad acque sorgenti dal fondo durante le piene, con accompagnamento anche di legnami, una parte da fine sabbia di natura uguale a quella della grotta di Trebiciano, e una parte è costituita da un vasto braccio che presenta meravigliose concrezioni, di proporzioni colossali o di finezza insuperabile. La visita di questa caverna non è impresa facile, ma è certo una delle più emozionanti ed interessanti spedizioni speleologiche che si possano compiere sia sportivamente, sia per la varietà dei meandri, sia per la straordinaria bellezza dei paesaggi sotterranei, sia per le incognite che la grotta ancora presenta.

Descrizione da Alpi Giulie del 1901: AlpiGiuliea_113

Descrizione dal SERA del 20-01-1896 : Descrizine_1896_113

Scheda catstale Storica: Scheda Catasto

Atto di coneccsione SAG: Atto_113

Note

1) povezana z 3389, dolžina jame 955 - 12450m in 3389 - 300m
2) TTN-5
3) CORSI D'ACQUA PERMANENTI

 

Rilievi

Immagini