PRCS 7954
Cavernone di Planina

Dati generali

Numero catasto 3 - SLOVENIA 748
Numero catasto 1- CATASTO STORICO VG 106
Area geografica CARSO SLOVENO
Nazione SLOVENIA
Comune Postojna
Località Kačja vas
Dislivello 65 m
Sviluppo spaziale 6656 m
Profondità 65 m
Num. ingressi 1
Pozzo di accesso No
Pozzi interni No
Artificiale/Naturale Naturale

Posizione primo ingresso

Quota 453 m
Cartografia 1:25000 IGM 40BIINW
Nome cartografia IGM POSTUMIA
Lat. (WGS84) 45.819852
Long. (WGS84) 14.245641
Lat. GKSLO 5075350
Lon. GKSLO 5441755
Lat. eur50 45°49'14,6
Lon. eur50 14°14'47,7
Lat. igme 45°49'12,1
Lon. igme 01°47'36,4
Validità posizione abbastanza sicura o fatta con carta 1:5000

Rilievi

Tipo rilievo Gruppo Nome Gruppo Data rilievo Eseguito da
Primo Rilievo NN NON INDICATO 01-01-1852 Adolfo Schimdl
Primo Rilievo NN NON INDICATO 01-01-1887 Vilijem Putick
Primo Rilievo NN NON INDICATO 01-01-1898 Alfred Martel
Aggiornamento Rilievo NN NON INDICATO 01-09-1928 Luigi Gallino
Aggiornamento Rilievo NN NON INDICATO 25-07-1930 Riccardo Spöcker
Relatore INŠTITUAZU Inštitut za raziskovanje krasa ZRC SAZU Savnik Roman

Altri nomi

Cavernone di Kleinhausell, Planinska jama

Descrizione

Il Cavernone di Planina, già chiamato di Kleinhausel, è uno dei più vasti del Carso e in generale ha una struttura di grandi ambienti susseguentisi tortuosamente e di notevole larghezza e altezza. La prima esplorazione fu fatta dall'abate Urbas di Planina nel I848. A 475 m. dall'entrata, la caverna si biforca: un ramo procede verso S e uno viene da O. L'Urbas ritenne questo lo sbocco della Piuca, mentre lo Schmidl sosteneva che da S venivano le acque della Piuca e da O quelle dell'altipiano di Circonio. Nel 1898 Putick, Muller e Martel confermarono l'osservazione dell'Urbas, poichè mentre da O veniva grande quantità di acqua in relazione a forti piogge nella vallata della Piuca, il braccio S corrispondente al Lago di Circonio, ove non era piovuto, era completamente asciutto. L'esplorazione del braccio O (Piuca) fu fatta per la prima volta nel 1850 da Schmidl. Questo ramo si spinge fino a piccolissima distanza dalla dolina detta Piccola Colesciuca e, secondo i piani che si hanno attualmente, i quali meritano peraltro di essere rifatti, la distanza fra la biforcazione e questa estremità ove la Piuca risorge da un sifone, èdi circa m. 2.360. Nel 1852 lo Schmidl esplorò pure il ramo S per 3 km., arrestato da un angusto corridoio che non permise il passaggio con la barca. Nel 1887 Putick oltrepassò questo punto per un altro km. circa. Si suppone che questo ramo provenga dal Rio dei Gamberi. I piani attuali, che anche per esso hanno bisogno di venir ristudiati, gli assegnano la lunghezza di c. 3.340 m. dalla biforcazione. Sarebbero così complessivamente 6175 m. di estensione. All'ingresso fu dal Perco costruita in riva destra della Piuca, una strada che entra in piano fino a c. 150 m. dall'entrata, arrestandosi ivi davanti alle acque. Al lato opposto del fiume fu pure iniziata dal Perco la continuazione della strada, ma manca il ponte. Questa strada si alza sul letto del fiume una trentina di metri, oltrepassa un gran ponte naturale sotto il quale passa la Piuca, poi si biforca. Il ramo di destra sale a una cavernetta cieca, quello di sinistra continua fino a circa 400 m dall'entrata e si arresta ad una parete che si dovrebbe far saltare con mine allo svolto, appena al di là del quale la caverna si divide nei due bracci. Una esplorazione Perco-Bertarelli-Gradenigo (2 novembre 1925) ha constatato che la strada è ancora in ottimo stato. L'esplorazione fu arrestata dal naufragio della barca.

Relazioni storiche: DescrizioneS_106

Resoconto del C. Pocker e Nurnberg : Descrizione_tedesca_106

Prevetivo per la poligonale: Preventivo _poligonale_106

Note

1) zaklenjena
2) TTN-5
3) ARRIVI D'ACQUA PERMANENTI

 

Rilievi

Immagini