Descrizione storica
DESCRIZIONE: nel 1969 il proprietario del fondo ha fatto ostruire i due ingressi della grotta con ammassi di terra e detriti, rendendo così inaccessibile una delle più interessanti cavità della zona di Basovizza. All'estremità orientale della grande caverna era stata scoperta una nuova diramazione a sviluppo verticale, composta da alcuni pozzetti d'erosione percorsi da una sensibile corrente d'aria. Segnalata presenza di rifiuti. NOTA :Gennaio 2005 F. Florit CGEB Per rintracciare il sito in cui si apriva la grotta, partendo dal bivio Basovizza - Pese, si imbocca una strada bianca sulla sinistra, che si inoltra tra le case in direzione NW e si prosegue per 100m, fino ad imboccare un'altra strada bianca sulla sinistra. Dopo altri 180m si giunge ad un bivio dove ci si tiene nuovamente a sinistra, proseguendo per circa 350m lungo un sentierino. A questo punto il terreno sulla destra della carrareccia è visibilmente arenaceo e contemporaneamente si può notare un cambio nella vegetazione. Qui è visibile un vero e proprio rialzamento del suolo, costituito da terreno di riporto, di dimensioni circa 100m X100m, alto circa 2m. La grotta si apre presumibilmente nell'unica piccola depressione (5m x10m) al centro di questo particolare terreno, coperto da rovi, che si trova ad un'ottantina di metri dal sentierino. Questo punto è allineato perfettamente con il Campanile delle chiesa di Basovizza e la cima con tumulo del monte Cocusso.