ACCESSO:
per raggiungere questa singolare cavità si deve risalire il marcato canalone che incide il fianco della Val Rosandra dalla seconda galleria fino al torrente, sboccando nei pressi della paretina detta "del Chiodo". Una macchia di arbusti ne cela l'ingresso, altrimenti ben visibile dal sentiero di Bottazzo, costituito da un piccolo portale, alla destra del quale la parete è rotta da una grande nicchia dalle pareti levigate.
DESCRIZIONE:
il primo tratto della cavità è quasi pianeggiante, ma più avanti il suolo inizia a salire rapidamente con una china che si fa sempre più erta, fino a formare una barriera, che si eleva fino alla volta, chiudendo la cavità; si tratta di una risorgiva ormai abbandonata, che deve però esser stata attiva in epoca relativamente recente. Il suolo è formato da argilla asciutta e tenace, che si stacca in blocchetti regolari. Un assaggio di scavo effettuato presso l'imbocco non ha dato resti preistorici.