PRCS 5803
GROTTA RENATA

Dati generali

Numero catasto REGIONE F.V.G. 5803
Numero catasto 1- CATASTO STORICO VG 5997
Area geografica CARSO TRIESTINO
Nazione ITALIA
Provincia TRIESTE
Comune Duino aurisina / devin nabresina
Dislivello 23 m
Sviluppo 74 m
Profondità 23 m
Num. ingressi 1
Pozzo di accesso
Pozzi interni
Artificiale/Naturale Naturale

Posizione primo ingresso

Quota 190 m
Profondità ingresso 18 m
Cartografia CTR 5000 110013
Nome cartografia CTR SAN PELAGIO
Cartografia 1:25000 IGM 40AIIINE
Nome cartografia IGM DUINO
Lat. (WGS84) 45.76452
Long. (WGS84) 13.67941
Lat. gauss 5068756
Lon. gauss 2417317
Lat. eur50 45°45'55,5
Lon. eur50 13°40'49,3
Lat. igme 45°45'50,0
Lon. igme 01°13'38,0
Validità posizione fatta con GPS + targhettature

Rilievi

Tipo rilievo Gruppo Nome Gruppo Data rilievo Eseguito da
Primo Rilievo GSSG GRUPPO SPELEOLOGICO 'S.GIUSTO' 06-01-2002 PREMIANI FURIO
Aggiornamento Posizione GSSG GRUPPO SPELEOLOGICO 'S.GIUSTO' 06-01-2002 MALANDRINO PAOLO

Pozzi interni

Profondo Ramo Nome ramo Progressivo
5 m 1 - 1

Descrizione

ACCESSO: la cavità si apre in un vasto solcato carsico, molto accidentato e privo di vegetazione. Per raggiungerne l'imbocco si segue la strada asfaltata che dalla chiesa di San Pelagio porta a Slivia. Nel punto in cui termina la strada, si prende il sentiero, sulla sinistra, che attraversa le vigne. Dopo 250m il sentiero piega bruscamente a destra; a questo punto si deve, invece, proseguire a sinistra, lungo un tratturo fiancheggiato sulla destra da muretti a secco. Dopo circa 50m, ci si inoltra, sulla destra, nella landa carsica e percorsi altri 50m, si giunge su un accidentato solcato carsico: qui si apre l'ingresso della cavità. DESCRIZIONE: l'accesso avviene tramite un pozzo verticale della profondità di 18m, le cui dimensioni aumentano leggermente con la profondità. La morfologia di questo pozzo è di tipo corrosivo con pareti lisce o localmente incise. Al fondo del pozzo di accesso, si trova la galleria principale con orientamento E-W, avente una larghezza variabile di 5-8m ed un'altezza che in alcuni punti arriva ai 10m. Da un punto di vista morfologico, si tratta di una galleria a sezione derivata, profondamente modificata da fenomeni di riempimento argilloso e crolli, con successivo riconcrezionamento del materiale di fondo. La galleria è interessata da vistosi fenomeni di concrezionamento. Colonne di notevole altezza uniscono il soffitto al livello del suolo, colate e vaschette ornano i dislivelli e la pareti, e durante la prima esplorazione il terreno era interamente tappezzato di brillanti cristalli. Negli angoli nascosti, si possono rinvenire numerose eccentriche. Proseguendo verso Ovest, la galleria procede in salita, superando grossi massi di crollo ed una colata calcitica, fino ad arrivare ad un piccolo vano terminale, costituito dal relitto di un tratto di condotta singenetica, modificata per approfondimento vadoso (si riconosce chiaramente, alla sommità, la sezione primaria), ad orientamento N-S (perpendicolare all'ambiente principale) e con il fondo ostruito da detriti. Nel punto più alto, la presenza di radici denota la relazione con la superficie. Dal punto di partenza si può accedere, tramite un evidente foro in parete, ad un pozzetto laterale, profondo 5m, subparallelo alla galleria principale, interessato da fenomeni di concrezionamento superficiale sulla parete aggettante. Proseguendo verso Est, fiancheggiando un'imponente colata calcitica (risalita senza altro esito che il rinvenimento di una fessura di esigue dimensioni, che si sviluppa verso il basso) si giunge in una parte della galleria caratterizzata da suolo pianeggiante, con il soffitto che, abbassandosi progressivamente, pone fine alla cavità. E' stato tentato un lavoro di disostruzione nel cunicolo terminale senza, però, trovare speranze di prosecuzione.

Note

1) INSERITA IN TOPOL
1) GROTTA AD ANDAMENTO ORIZZONTALE E VERTICALE
2) POSIZIONE GPS CON BUONA PRECISIONE
3) RILIEVO IN COMPUTER
4) ESPLORAZIONE COMPLETA
5) RILIEVO COMPLETO

 

Rilievi

Immagini