ACCESSO: sul versante settentrionale della Val Rosandra, oltrepassata la Grotta delle Gallerie (290/420VG), si deve seguire ancora l'ex linea ferroviaria per un centinaio di metri: sulla parete, a cinque metri di altezza, si apre la Grotta dei Pipistrelli. DESCRIZIONE: nel 1884 alcuni operai addetti alla costruzione della linea ferroviaria per Fiume, facendo brillare delle mine per lo sbancamento della parete rocciosa, misero in luce questa cavità. Dall'ingresso, piuttosto basso, si accede in una successione di caverne separate da brevi corridoi e da qualche strettoia. Il suolo è quasi ovunque argilloso e le concrezioni abbondano, ma sono di tipo comune ed alquanto sporche; superata una strettoia in parete, si giunge in una saletta dal suolo coperto di guano di pipistrello, alla quale fa seguito un'ultima cavernetta chiusa da un banco di sabbia. Fino al 1960 nel tratto finale della grotta scoperto nel 1956, viveva una foltissima colonia di pipistrelli (appartenenti alla famiglia dei Rinolofidi), la più consistente tra quelle conosciute sul Carso. Il numero dei chirotteri qui è andato via via diminuendo nel tempo e la sparizione di questi piccoli mammiferi è stata rilevata anche in diverse altre grotte.