ACCESSO:
da Savogna si prende la strada che porta al Monte Matajur e, al trivio con il paese di Cepletischis, si ferma l'automobile sulla destra dello slargo stradale; da qui si scende a piedi per un sentierino che in pochi minuti porta alla presa dell'acquedotto di Gabrovizza. Dietro all'edificio nella parete di flisch, in basso, c'è l'invaso della raccolta dell'acqua protetto da una porta in metallo.
DESCRIZIONE:
la cavità è stata aperta dai lavori eseguiti per la costruzione dell'acquedotto di Gabrovizza. I primi metri sono adibiti ad invaso dell'acqua che alimenta il sottostante acquedotto; al termine di questa parte una strettoia di alcuni metri immette nella galleria che porta alla Sala del Bivio. Il ramo di destra, interamente sviluppato nel flysch, si chiude con una frana. Il ramo di sinistra presenta due ampie sale riccamente concrezionate e prosegue con una serie di vaschette che conducono al pozzo di 7 metri di profondità, il cui armo deve essere eseguito a diversi metri di distanza, su un masso; superate alcune vaschette si raggiunge il sifone terminale. La cavità è stata esplorata in periodo di prolungata siccità, ed è quindi da verificare il regime idrico della grotta in caso di consistenti precipitazioni. Considerando l'uso a cui è adibita la prima parte della cavità, la porta d'ingresso è di norma chiusa a chiave.