ACCESSO:
la grotta si trova a 300m dal limite dell'autoporto di Fernetti, a poca distanza dalla dolina che ospita la Caverna delle Tre Querce (481/1102VG), assieme alla quale un tempo formava un unico sistema.
DESCRIZIONE:
l'ampio baratro è accessibile senza attrezzatura speleologica dal lato Ovest, sfruttando dei comodi gradini naturali; si giunge così su un cumulo formato da grossi detriti, coperti da muschio e piante umbrofile; in direzione SE un caratteristico portale costituisce l'ingresso di una galleria in discesa dal fondo terroso. Alla sua estremità, nella parete, si apre uno stretto passaggio dove si avverte a tratti una sensibile corrente d'aria che esce dagli anfratti di una piccola cavernetta; il fenomeno deve probabilmente la sua origine alla relazione, per ora ignota, con una insignificante cavità che si trova nei pressi. La diramazione che va verso la Caverna delle Tre Querce, e che è formata da un'altra caverna e da un vano complesso dalla volta a cupola, si interna in direzione NO.
Nella grotta, durante uno scavo archeologico compiuto nel 1949, è stata rinvenuta una tavoletta in terracotta con alcune righe di una scrittura che non si è riusciti a decifrare. Essa rappresenta l'unico esempio di espressione culturale a livello preistorico finora riscontrato sul Carso triestino. Nel corso delle epoche preistoriche, infatti, i frequentatori delle caverne carsiche non lasciarono alcuna incisione sulle pareti, nè di figure, nè di forme di scrittura, al contrario di quanto venne a verificarsi in altre zone del mondo.