ACCESSO
La cavità s’apre su un terreno pianeggiante, ai margini di una dolina poco profonda, nei pressi dell’oleodotto transalpino. Si prende la strada Gabrovizza-Sgonico e, giunti all’incrocio con l’oleodotto, si gira a sinistra e si prosegue per 440m. Da qui si continua, sulla destra, per circa 50m.
DESCRIZIONE
Sceso il pozzo d’accesso si giunge ad una bella caverna, con il fondo coperto in gran parte dalla calcite, che si sviluppa in leggera discesa. Questa ad un certo punto piega bruscamente a sinistra e il soffitto si abbassa. Da qui si prosegue su un pavimento d’antica frana e, dopo pochi metri, si giunge all’imbocco di un pozzetto (punto 4 del rilievo) che porta ad una piccolo vano (punti 5 e 6 del rilievo).
Sempre nella caverna, poco più avanti, si può proseguire in due direzioni (punto 8 del rilievo). Da un lato, in salita, con una facile arrampicata, si raggiunge un modesto vano (punto 11 del rilievo), dall’altro uno stretto passaggio (punto 9 del rilievo) immette in un largo ed eroso pozzo ostruito parzialmente alla sommità da una frana. Dal fondo si dirama una breve galleria in discesa, con il fondo coperto da detriti, sul cui fondo si trova l’imbocco dell’ultimo pozzo. Questo è formato, per tre lati, da frana ed è sovrastato da un camino.
AGGIORNAMENTO DEL 20\08\1989
Percorsi pochi metri dall’inizio della caverna (punto A del rilievo) uno stretto passaggio permette di accedere ad un P4,4, dalle pareti completamente concrezionate e con il fondo coperto di argilla.
Poco più aventi, sempre nella caverna, s’apre un altro passaggio (punto B del rilievo) che porta ad un piccolo ambiente sovrastato da due camini.