PRCS 4276
RIPARO GIULIO

Dati generali

Numero catasto REGIONE F.V.G. 4276
Numero catasto 1- CATASTO STORICO VG 5356
Area geografica CARSO TRIESTINO
Nazione ITALIA
Provincia TRIESTE
Comune Duino aurisina / devin nabresina
Dislivello 3 m
Sviluppo 8 m
Profondità 3 m
Num. ingressi 1
Pozzo di accesso No
Pozzi interni No
Artificiale/Naturale Naturale

Posizione primo ingresso

Quota 160 m
Cartografia CTR 5000 110013
Nome cartografia CTR SAN PELAGIO
Cartografia 1:25000 IGM 40AIIINE
Nome cartografia IGM DUINO
Lat. (WGS84) 45.76384
Long. (WGS84) 13.67023
Lat. gauss 5068692
Lon. gauss 2416602
Lat. eur50 45°45'53,0
Lon. eur50 13°40'16,3
Lat. igme 45°45'47,5
Lon. igme 01°13'05,0
Validità posizione incerta o fatta cartograficamente con carta 1:25.000

Rilievi

Tipo rilievo Gruppo Nome Gruppo Data rilievo Eseguito da
Primo Rilievo SAG COMMISSIONE GROTTE 'E.BOEGAN' 17-03-1985 DEL ROSSO RENATO
Primo Rilievo SAG COMMISSIONE GROTTE 'E.BOEGAN' 17-03-1985 VACCARO LOREDANA

Altri nomi

RIPARO GIULIO PRESSO SLIVIA

Descrizione

ACCESSO Si tratta di un largo baratro, allungato e poco profondo, circondato da rocce dirupate, al quale si scende da N, lungo un solco che va a sboccare nella depressione attraverso un portale formato da grandi blocchi. Dagli altri lati l'accesso risulta difficile, salvo da quello SW che è possibile però solo per un passaggio obbligato in una sorta di labirinto tra affioramenti calcarei. DESCRIZIONE Il fondo del baratro, o dolina di crollo, è in parte occupato da massi di grandi proporzioni; le pareti E ed W hanno, alla base, due brevi rientranze, oggetto negli anni '80 di uno scavo da parte del Gruppo Ricerche di Paleontologia Umana della Associazione XXX Ottobre. NOTE Nel riparo E sono stati trovati, a 20 cm di profondità, alcuni frammenti di cranio umano e una emimandibola destra con tre denti (due molari ed un premolare) appartenenti ad un individuo giovane. Lo stesso livello ha dato vari frammenti di ceramica lavorata al tornio. Negli strati sottostanti erano presenti cocci dell'età dei Castellieri e dell'Eneolitico, una lama ed una punta di freccia in selce. A maggior profondità sono stati raccolti una falange d'orso e valve di frutti di mare (monodonte, patelle e conus). Nel riparo W è stato fatto solo un piccolo assaggio fino a 50cm di profondità, rinvenendo una moneta ungherese datata 1550 ed alcuni frammenti di embrici romani. Il 23-11-1985 è stato fatto un altro scavo nel quale sono state trovate altre tre monete: una romana e due datate 1736. La presenza di resti archeologici va messa in relazione con il Castelliere di Slivia, distante appena 250m, e della vicinissima Russa Spila (o Rauberloch, Caverna dei Ladroni -152/301VG-), grotta preistorica quasi interamente distrutta da una cava di pietra.

Note

1) ESPLORAZIONE COMPLETA
1) GROTTA AD ANDAMENTO SUBORIZZONTALE
2) GROTTA FOSSILE
2) GROTTA DI INTERESSE ARCHEOLOGICO
3) RILIEVO COMPLETO

 

Rilievi

Immagini