ACCESSO
La cavità si trova tra il Monte Poviz ed il Col Lopic, in un bel campo solcato alla base delle pareti che vengono a costituire il margine dell'altipiano al di sotto degli abissi Maurizio Marini (4636\2637FR) e Gronda Pipote (3607\1950FR). L'ingresso è una lunga fessura con diversi pozzi.
DESCRIZIONE
Scendendo il pozzo d'accesso più occidentale si giunge all'imbocco di un P16 alla base del quale vi sono due diverse prosecuzione; da un lato si scende un P6,5 ed un P4, dall'altro un P6 ed un P4. Entrambe le vie portano al meandro, lungo una trentina di metri, che porta a tre pozzetti in successione: un P6, P10,5 e P7,8. Uno dei punti più suggestivi della cavità è proprio la parte iniziale del terzo pozzetto il quale s'apre con un portale adornato da qualche piccola stalattite. Alla base si percorre un corridoio in discesa di 10m e ci si trova davanti ad un cunicolo a fessura obliqua. Strisciando per quasi tre metri si sbocca all'improvviso sull'orlo di un P40, caratterizzato a -20, sul lato E, da una finestra dalla quale sembra parta una stretta fessura. Dal fondo, occupato da un grosso blocco incastrato, si prosegue scendendo due P4,5 uno di seguito l'altro. Alla base dell'ultimo s'apre un P50 (?) avente un ingresso a fessura largo appena 10-15cm che, nel corso dell'esplorazione, non è stata superata.
NOTA
La cavità fu esplorata in più riprese a causa della presenza di enormi cumuli di neve che impedivano l'avanzamento. Nel 1990 fu utilizzata la via del P6,5 e P4 per bypassare la neve ed entrare quindi direttamente nel meandro di 30m. Questa via però presenta una scomodissima strettoia adatta solo a persone molto sottili.