ACCESSO:
la cavità si apre sulla sinistra della strada che da Basovizza porta al confine di Corgnale, a metà del fianco di un'ampia dolina situata quasi al centro del bosco.
DESCRIZIONE:
è una delle grotte più belle del Carso Triestino, abbondantemente concrezionata, quasi una foresta di stalattiti e stalagmiti. Le pareti delle gallerie sono coperte da fiori cristallini di sorprendente bellezza.
Il pozzo d'accesso, a 14m di profondità, presenta un'ampia finestra oltre alla quale si apre un pozzetto di 1,5m. Alla sua base, invece, a -22m (punto 2 del rilievo), in direzione NNE, si apre una fessura oltre alla quale (punto 3) la cavità continua con una galleria che nel primo tratto, (punti 4-5 del rilievo) si presenta levigata dall'acqua e non concrezionata. In direzione Ovest, dopo 7m, è ostruita da frana ed argilla (punto 4), mentre in direzione ENE si allarga, raggiungendo i 2,5m in larghezza ed i 6m in altezza. Dopo circa 6m in questa direzione, si spalanca l'imbocco di un pozzo (punto 5) oltre al quale la galleria prosegue sboccando in una bella cavernetta (punto 7). Da qui, verso NNW la grotta continua con un'altra galleria, alta 4m e lunga 20m, al centro della quale si apre un pozzo, della profondità di circa 5m, (punto 8), tutto in erosione, sul cui fondo prosegue una fessura impraticabile. Oltre a questo pozzo, la galleria continua in salita, con uno scivolo molto inclinato, che termina in una bellissima sala concrezionata (punto 10), con grandi colonne nel mezzo ed estese colate. Tornando alla prima cavernetta concrezionata (punto 7), la cavità prosegue in direzione SSE, in discesa, con un pozzetto di 3m alla cui base parte una galleria, anch'essa concrezionata, che chiude restringendosi, fino a diventare impraticabile (punto 12) (PARTE NON RIPORTATA IN SEZIONE). Dal centro della grande sala concrezionata (punto 11), proseguendo in direzione Nord, sotto alla parete della caverna, si apre un altro pozzo, molto stretto e disagevole (punto 13). La sua base è occupata da un laghetto. Sempre nella grande caverna, una galleria prosegue in direzione NE (punto 14) per chiudersi dopo 17m (punto 16). Questa è la parte più bella della cavità.
Tornando nella galleria iniziale (quella alla base del pozzo d'accesso), il primo pozzo che vi si apre (punto 5) è pericoloso per i suoi terrazzi ingombri di pietre instabili. Alla sua base si trova una vasta caverna (punto 17), dal fondo coperto da grandi massi di frana, a volte instabili. Tra questi si aprono due pozzi, di 3m e 6m. Circa 3m al di sopra del pozzo di 6m (punto 18), un'altra galleria molto concrezionata, scende in direzione SE. Dopo circa 10m (punto 19), tra i massi, c'è l'imbocco di un altro pozzetto, di circa 6m, molto stretto.
Ritornando nella sala, in prossimità del pozzo di 3m (punto 21), la cavità scende inclinata fino ad un ultimo pozzetto, in frana, che dopo qualche metro si sdoppia. Quest'ultima parte, che tocca la massima profondità, è molto corrosa e franosa.
A metà del pozzo interno, di 27m (punto 5), si apre una finestra ( punto 27), caratterizzata dalla presenza di una colonna, che permette di raggiungere una serie di pozzi paralleli. Questi si collegano con la caverna terminale (punto 17) del pozzo di 27m.