ACCESSO
L'ingresso di questa cavità si trova in una cava abbandonata sul fianco SE di una vasta dolina (dolina Senik) che è stata deturpata da un immane deposito di scorie bianche sabbiose. Queste provenivano da uno stabilimento per la lavorazione dei marmi situato sul margine meridionale della dolina in oggetto; ora lo scarico, fortunatamente, è cessato.
DESCRIZIONE
Un breve pozzo, al quale si accede superando un'angusta strettoia, conduce ad una cavernetta con le pareti ricoperte da colate calcitiche. Un grosso ponte naturale ne riduce notevolmente il volume.
La cavità, nonostante il suo ingresso piuttosto ridotto, deve essere stata visitata in quanto moltissime stalattiti risultano tagliate (in tempi recenti) ed asportate. Inoltre sul fondo è possibile trovare numerosissime ossa di grossi erbivori, molte delle quali già saldamente unite tra di loro da fenomeni di concrezionamento. La cavità era senz'altro frequentata dall'uomo, forse per gettarvi (o depositarvi) i resti di questi animali e del pietrame per poi ricoprirli. Testimonia questo fatto il rinvenimento in una nicchia di un coperchio di vaso e, tra i detriti del fondo, di un manufatto in pietra calcarea; uno scavo intrapreso in una ristretta zona della cavernetta, alla ricerca di ulteriori reperti, non ha dato alcun esito positivo