ACCESSO 1453/595FR: l'ingresso dell'abisso si apre sulle pendici dei contrafforti che salgono dal Foran del Muss fino a Sella Grubia (Gruppo del Monte Canin). DESCRIZIONE 1453/595FR: l'abisso inizia con un salto di 3,8m che dà su una ripida china detritica, la quale porta ad un passaggio piuttosto stretto che immette in un salto di 7m; dopo un piccolo ripiano costituito da massi di frana incastrati tra le pareti scende un pozzo di quasi 19m che porta in un'ampia caverna, sede di un piccolo ghiacciaio; a SE scende un pozzo di 34m, interrotto da uno stretto ripiano in corrispondenza di una cornice di ghiaccio sospesa nel vuoto. Un cunicolo in discesa, con ghiaccio, porta in uno stretto meandro che più avanti si immette nel ramo attivo della cavità, sede di un corso d'acqua perenne, proveniente da NNW. Gran parte della discesa di questo pozzo avviene in prossimità della cascata, mentre l'acqua poco più sotto scompare in alcune strettissime meandrificazioni; la prosecuzione è rappresentata da un largo meandro che si risale ad Est e si piega poi decisamente a Sud con un cambiamento ortogonale di direzione. Una discesa di 36m conduce fino al fondo del meandro il quale, dopo pochi passi, si restringe fino a 20cm per allargarsi poi nuovamente. Da qui sprofonda rapidamente un grande pozzo, interrotto ogni 5-6m da comodi ripiani, le cui pareti compatte e levigate mostrano la morfologia caratteristica degli inghiottitoi attivi. Nell'ultimo pozzo di 34m ricompare nuovamente il corso d'acqua, il quale scende con una violenta cascata. Pochi metri più avanti l'acqua scompare in ignoti meandri stretti una decina di centimetri e quindi assolutamente impraticabili.
Nell’estate del 2020 durante la fase di armo dell’abisso Picciola alla profondità di -200 poco sotto il vecchio campo è stata individuata una finestra che ha dato la possibilità a nuove esplorazioni. Traversato il pozzo immediatamente sotto il campo un meandro stretto e lungo 200 metri aggetta su di un grande pozzo profondo 200 metri. Alla sua base, tra massi di crollo la via prosegue da prima nuovamente per meandro, poi per serie di pozzi(p.17,p.35,p.15), di cui il più profondo 35 metri, terminano in una sala di crollo da cui parte una condotta sfondata. Calatisi nella parte più comoda di essa, profonda una ventina di metri un ulteriore meandro da accesso ad un altro pozzo p.30 e successivo p.15 che conduce in un’ampia condotta. La stessa si divide in due, con direzioni opposte tra la quali quella in direzione est resta ancora da esplorare mentre nell’altra direzione dopo un centinaio di metri un pozzo di 50 metri con relativa cascata confluisce nella grotta Cappelli. Da qui il complesso Picciola Cappelli prosegue per ampia galleria sfondata nel mezzo da un fondo meandro da cui proviene un forte rombo d’acqua. Ad un certo punto dove è stato posizionato il bivacco, la condotta prosegue ancora fino al suo termine in sifone di sabbia, il meandro invece sprofonda con serie di salti ampi fino al fondo della grotta -648 dove in una sala confluisco due meandri, quello da cui siamo giunti ed un secondo che si risale per 400 metri in direzione est dove sono iniziate delle arrampicate. Sul fondo è presente anche un sifone dove confluisce l’ìacqua del meandro che stiamo risalendo, mentre in un pozzetto laterale defluisce tutta l’acqua della via di discesa in uno stretto ringiovanimento.