PRCS 1178
GROTTA PREISTORICA DI S. CROCE

Dati generali

Numero catasto REGIONE F.V.G. 1178
Numero catasto 1- CATASTO STORICO VG 4163
Area geografica CARSO TRIESTINO
Nazione ITALIA
Provincia TRIESTE
Comune Duino aurisina / devin nabresina
Dislivello 51 m
Sviluppo 123 m
Profondità 51 m
Num. ingressi 1
Pozzo di accesso
Pozzi interni
Artificiale/Naturale Naturale

Posizione primo ingresso

Quota 175 m
Profondità ingresso 10 m
Cartografia CTR 5000 110054
Nome cartografia CTR SANTA CROCE
Cartografia 1:25000 IGM 40AIIISE
Nome cartografia IGM AURISINA
Lat. (WGS84) 45.74145
Long. (WGS84) 13.69245
Lat. gauss 5066176
Lon. gauss 2418289
Lat. eur50 45°44'32,4
Lon. eur50 13°41'36,3
Lat. igme 45°44'26,9
Lon. igme 01°14'25,0
Validità posizione fatta con GPS + targhettature

Rilievi

Tipo rilievo Gruppo Nome Gruppo Data rilievo Eseguito da
Aggiornamento Posizione RIP RIPOSIZIONAMENTO REGIONALE 01-01-2000 MANZONI MARCO

Pozzi interni

Profondo Ramo Nome ramo Progressivo
5 m 1 - 1
31 m 1 - 2
3 m 1 - 3

Descrizione

DESCRIZIONE 1178/4163VG: l'attuale ingresso della cavità si apre al margine di una zona prativa, in uno scoscendimento imbutiforme del terreno; un tempo la grotta comunicava con la superficie anche tramite alcuni cunicoli, ora ostruiti. Da una grande caverna centrale si dipartono numerosi cunicoli e alcune caverne secondarie intercalate da tre pozzi che portano alla profondità massima di 51m. Un tempo la grotta era certamente unita alla Caverna Tripoli (93/241VG), alla Grotta a Nord di S.Croce (1162/4114) e alla Grotta del Prato (1180/4135VG), situate a brevissima distanza, formando un esteso sistema sotterraneo. Nel 1962, durante le operazioni di rilievo, sul suolo pianeggiante della caverna principale furono trovati frammenti di ceramica, denti umani e diverse ossa in parte concrezionate e quindi venne organizzata una ricerca sistematica, mentre la Soprintendenza ai Monumenti ed alle Antichità, immediatamente avvertita, inviava uno specialista per coordinare i lavori. Furono così riportati alla luce altri reperti che, esaminati dagli studiosi, permisero di trarre interessanti conclusioni. Di particolare importanza sono le ossa di un bambino tra i 7 ed i 9 anni, il cui corpo era stato collocato in un grande dolio e che è stato interamente ricostruito con i frammenti raccolti. Altri resti fittili appartenenti ad un grande piatto e ad una pentola sono stati rinvenuti in ambienti laterali, mentre altri scavi hanno portato al ritrovamento di varie ossa appartenenti al leone ed all'orso delle caverne. La presenza di tracce di un focolare fa supporre che la grotta è stata un tempo abitata dall'uomo, per essere quindi usata come luogo di sepoltura, in un'epoca corrispondente al periodo del bronzo antico. L'attuale struttura della grotta è indubbiamente ben diversa da quella originale e nel corso dei millenni essa è stata soggetta a profondi mutamenti, dovuti ad afflussi di acque, fenomeni di crollo e di riempimento ed è pertanto ben difficile ricostruire la cronologia delle vicende in essa succedutesi.

Note

1) RILIEVO COMPLETO
1) GROTTA AD ANDAMENTO ORIZZONTALE E VERTICALE
2) GROTTA FOSSILE
2) ESPLORAZIONE COMPLETA
3) GROTTA DI INTERESSE ARCHEOLOGICO
4) CAVITA' FACENTE PARTE DEL SECONDO GRUPPO DI GROTTE RIPOSIZIONATE SU CTR 1:5000 CON GPS (2000)
5) POSIZIONE ESEGUITA CON GPS DIFFERENZIALE
6) SEGNALATA ALLA REGIONE PER FUTURA TUTELA

 

Rilievi

Immagini