ACCESSO:
gli ingressi della grotta si aprono sull'altopiano di Pala Celar e distano tra loro una cinquantina di metri.
DESCRIZIONE:
la grotta è formata da due cavità, le quali comunicano tramite una finestra che, nella cavità rilevata nel 1973 ed il cui ingresso è contrassegnato nel rilievo con il numero 2, si apre alla profondità di 37m. L'altra grotta, il cui ingresso è indicato nel rilievo con il numero 1, è stata rilevata nel 1968.
Il ramo principale dell'abisso si sviluppa verticalmente, ed è spezzato in sei pozzi, di profondità variabile fra gli 8m ed i 26m, i quali sono impostati lungo una serie di fratture parallele.
Il primo pozzo si allarga notevolmente subito dopo l'imbocco e scende per 29m fino ad un breve meandro che sbocca, con un salto di 10m, in una caverna; qui in direzione Sud si apre la finestra che comunica con l'altra cavità. Verso SSW si apre l'imbocco di un meandro, seguito da una serie di saltini, che si restringe fino a divenire una fessura impraticabile, la quale prosegue ancora per una decina di metri. Dalla fessura esce una forte corrente d'aria, ma la presenza di neve sul fondo fa presupporre l'esistenza di una comunicazione con l'esterno. Da notare inoltre che per l'ultima decina di metri praticabili le pareti del meandro erano completamente ricoperte di ghiaccio. Sempre sul fondo della caverna, sotto ad un enorme masso, vi è l'imbocco, alquanto stretto, di una serie di brevi pozzi che portano alla massima profondità.