Scheda storica.
La grotta si presenta come un sistema di pozzi. Il primo - fino al ponte naturale - di 36 m., in cui la scala appoggia sempre su roccia, ha pareti non ruvide. Nel secondo si può scendere da 2 aperture di cui quella segnata con "E" dà su parete; quella con "F", sul vuoto. Un'enorme cavernone di circa 20 x 35 m. termina, dopo un piano detritico, in un pozzetto di 3 m. Da un lato, attraverso una fessura (G) alta ma strettissima (35 Cm.), si passa ad una serie di pozzi (a fessura lunga fra 8 e 15 m., larga non più di 1,5) che portano alla massima profondità. Il fondo è ostruito da detriti attraverso cui dei sassi cadono per ancora un paio di metri. Gli ultimi 15 m. sono formati da roccia che si gretola, ruvidissima (tipo inghiottitoio) mentre tutto il resto è abbastanza liscio. La visita - grotta in periodo di eccezionale siccità se non dagli ultimi 30 m. fino al fondo. Silvio Polidori (6-3-1938)