PRCS 8601
Grotta Lethe Stampa 

Dati generali

Numero catasto 3 - SLOVENIA
1395
Numero catasto 1- CATASTO STORICO VG
128
Area geografica
CARSO SLOVENO
Nazione
SLOVENIA
Comune
Sezana
Località
Brezovica
Dislivello
117 m
Sviluppo spaziale
331 m
Profondità
117 m
Num. ingressi
1
Pozzo di accesso
Pozzi interni
Artificiale/Naturale
Naturale

Altri nomi

Grotta di Odolina
Ponikve v Odolini
Ponor v Odolini
Odolinske ponkve

Descrizione

Visitata nel 1895, rilevata nel luglio-agosto 1900 da A. Bastiansich e Zaninovich. La valle di Odolina, coperta di pingue terreno alluvionale, è una delle numerose valli chiuse tra il Timavo Superiore e la strada di Fiume. Il torrente Brasnizza, che la percorre, ha scavato nei calcari rudistici sottostanti una piccola gola che finisce ad una roccia a picco alta 22 m. In questa si apre uno spacco alto 10 m., largo 6, dal quale l'acqua precipita fragorosamente in un pozzo elittico di m. 3 X 6 per un'altezza di 34 m. Una rigogliosa vegetazione orna l'esterno pittoresco della grotta. In fondo al pozzo, l'acqua si raccoglie in un bacino, entro una sala di m. 45 X 22, alta 24, con direzione SO-NE, e da esso, per una gora naturale ove forma tre piccole cascate, scorre lungo il piano inferiore della sala e filtrando attraverso il suolo giunge al punto più basso dell'ambiente. Qui si raccoglie in una serie di solchi che sboccano in un canale rasentante la parete che limita la sala e dal quale l'acqua passa in diversi bacini sottostanti ad altre tre cascate. L'ultimo di questi bacini giace sotto il ciglio del secondo pozzo. Di qui la grotta continua con un corridoio largo in media m. 1.20 e alto 16, con pareti quasi parallele, sinuose e levigate; poi si allarga improvvisamente. Nel punto della massima larghezza, l'acqua forma un laghetto dal quale, per mezzo di gole inclinate e piccoli salti, arriva al fondo della seconda sala, lunga 18 m., larga 10, alta 8, ove si perde tra i sassi, le sabbie e i detriti. Dalla volta precipita una cascata limpidissima. Verso SSE vi è l'imboccatura di un corridoio ascendente, lungo 14 m., che termina in due camini. Verso ONO la volta va gradatamente abbassandosi e le pareti si avvicinano, formando una stretta apertura di m. 7 X 1.50, che dà adito al terzo pozzo, dal quale si scende nella terza sala, lunga 48 m., larga da 6 a 12, alta 25. Anche qui dal mezzo della volta precipita una cascata. Nella parete ONO si apre una fessura larga 3 m. e alta 90 cm., per la quale si penetra in un corridoio, largo prima c. 4 m., poi 3; la volta si innalza rapidamente, raggiungendo, a 37 m. dalla fessura, un'altezza massima. di 20 m., sopra un ponte naturale che unisce le due pareti. Il corridoio termina in un pozzo, in fondo al quale si stende un bacino; da questo, per un'apertura alta appena 50 cm., si passa in un meandro allagato dall'acqua proveniente dal bacino stesso e da quella che precipita da un foro posto nel mezzo della volta. Il suo movimento vorticoso impedisce l'ulteriore esplorazione; questa poi è resa pericolosa anche dal fatto che trattasi di un inghiottitoio che può rapidamente essere invaso dalle acque.

 

Note

1) TTN-5

Pozzi

Ramo Nome ramo Profondità (m)
principale 21
principale 25
principale 10

Rilievi

Bibliografia

BERTARELLI L. - Boegan Eugenio - 1926, 2000 grotte
Trieste, VII, 1900, Tourista

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