La caverna, asciutta e poco illuminata, è alla base di una parete verticale. Il terreno è il solito terriccio nerastro, misto a una grande quantità di detrito calcareo. Nel suov scasso il Neumann raggiunse la profondità di mt 1.50. Nello spessore del terriccio stavano raccolti molti avanzi di vasi e ossa spaccate di mammiferi. Nessun pezzo di selce né bronzi, vennero alla luce. Nello strato superficiale giaceva una lampada monolychna dell'epoca romana. Fra gli ossami raccolti, tutti spaccati, il R. Battaglia, da una cui dotta memoria sono prese queste poche notizie, riconobbe: Canis sp. (forse C. familiaris), Sus scrofa (domesticus?), Cervus elaphus, Capra hircus, Bos brachyceros. Dei prodotti dell'industria umana il miglior esemplare è un grande vaso di argilla, che il Neumann riuscì a ricostruire con gli avanzi raccolti. Misura 32 cm. di altezza,, 26 cm. di diametro alla bocca e 12 in corrispondenza del fondo. Oltre a cocci furono raccolti tre ciottoli di arenaria grigia, di forma ovale, piatta. Uno porta tracce della fiamma. I ciottoli di arenaria, arrotondati e piatti (raccolti sul letto di corsi d'acqua e lungo la costa marina), descritti sempre come «coti», sono abbondantissimi nelle caverne carsiche dell'epoca neolitica e anche nei castellieri, specie nei più antichi. Alcuni di essi servirono certo per la lavorazione delle ossa (punteruoli, aghi, ecc).
1) arheološko najdišče |
2) TTN-5 |
3) GROTTA DI INTERESSE ARCHEOLOGICO |
BERTARELLI L. - Boegan Eugenio - 1926, 2000 grotte |
Società Alpina delle Giulie anno 1924, Alpi Giulie Anno XXV - Numero 5 |