PRCS 8161
Abisso dei Serpenti Stampa 

Dati generali

Numero catasto 3 - SLOVENIA
955
Numero catasto 1- CATASTO STORICO VG
113
Area geografica
CARSO SLOVENO
Nazione
SLOVENIA
Comune
Sezana
Località
Divača
Dislivello
304 m
Sviluppo spaziale
15181 m
Profondità
304 m
Num. ingressi
1
Pozzo di accesso
Pozzi interni
Artificiale/Naturale
Naturale

Altri nomi

Kačja jama

Descrizione

Questa grotta costituisce uno dei massimi fenomeni del Carso, per varietà ed importanza. È di proprietà della S. A. G., cui fu donata dal Prof. Giuseppe Sartori, illustre elettrotecnico, che l'aveva prima acquistata per studiarvi , dicesi, la possibilità di un impianto idroelettrico, profittando del grande pozzo iniziale per introdurvi una condotta forzata. Gli studi compiuti sul suo sistema idrico non sono certo ancora completi, e potranno portare luce specie rispetto al Timavo, che secondo ogni probabilità vi ebbe corso e conserva con essa comunicazioni constatate durante la grande piena. Le prime esplorazioni di Antonio Hanke nel 1888, seguite da altre, per numerosi anni furono compiute in condizioni difficili, con scale di legno e impianti che alla tecnica d'oggi appaiono inutili e farraginosi. La discesa, come oggi ormai si fa, non rappresenta più uno sforzo eccezionale ed una difficoltà paurosa Come allora. L'abisso è in una nascosta dolina cespugliata, in forma di un ripido imbuto' munito degli avanzi di un poggiamano di ferro e con qualche rozzo scalino scalpellato nella roccia che conduce ad affacciarsi a un baratro di circa 30 mq., precipitoso. Una pietra gettata si ode battere dopo 5 secondi, poi dopo altri 5. Dall'orlo del baratro si scende con gradini ad un ponte naturale a 40 m. sotto la superficie del suolo esterno e qui l'abisso propriamente detto comincia, diviso in tre parti, estremamente pittoresco ed impressionante. Si vede ancora contro una parete una piccola scala di legno. Ora si scende ben più semplicemente con scala di corda. La temperatura si abbassa rapidamente. In un caso, essendo all'esterno 26°, era I9° sul primo ponte, 5-7° a 100 m. Nell’inverno qui vi furono, massima e minima, 9° e 1°. Nella gran sala in cui si sbocca in basso, le temperature sono 6° e 2°. Le numerose discese di Federico Muller , di Perco ed altri, che ebbero anche drammatici incidenti, condussero all'esplorazione, probabilmente non ancora completa, della complicata grotta, di cui una parte è occupata da argilla e fango dovuto ad acque sorgenti dal fondo durante le piene, con accompagnamento anche di legnami, una parte da fine sabbia di natura uguale a quella della grotta di Trebiciano, e una parte è costituita da un vasto braccio che presenta meravigliose concrezioni, di proporzioni colossali o di finezza insuperabile. La visita di questa caverna non è impresa facile, ma è certo una delle più emozionanti ed interessanti spedizioni speleologiche che si possano compiere sia sportivamente, sia per la varietà dei meandri, sia per la straordinaria bellezza dei paesaggi sotterranei, sia per le incognite che la grotta ancora presenta.

Descrizione da Alpi Giulie del 1901: AlpiGiuliea_113

Descrizione dal SERA del 20-01-1896 : Descrizine_1896_113

Scheda catstale Storica: Scheda Catasto

Atto di coneccsione SAG: Atto_113

Note

1) povezana z 3389, dolžina jame 955 - 12450m in 3389 - 300m
2) TTN-5
3) CORSI D'ACQUA PERMANENTI

Pozzi

Ramo Nome ramo Profondità (m)
RAMO 1 15
RAMO 1 26
RAMO 1 20

Bibliografia

VI, 1901, Alpi Giulie pag. 22 N. 2
Milano, XLIV, 1905, Atti Società Italiana di Scienze Naturali
MARTEL E. A. 1894, Les Abimes, Paris, Delagrave
Paris, II, 1896 , Meémoires de la Société de Spéléologie
Wien, XXI, 1890, Mitteilungen des Deutschen und Oesterr, Alpenvereins
Paris, II, 1896; VI, 1900, Spelunca, Bulletin de la Soc. de Spéléologie
Trieste, II, 1895, Tourista
Berlin, Bd. XXXI, 1900, Zeitschrijt des Deutschen und Oesterr, Alpenvereins

Grotte nelle vicinanze

Grotta Bukovnik

SS 1382 /VG319
Distanza 0.35 km

Grotta del Merlo

SS 1025 /VG114
Distanza 0.5 km

Jama Mali Lipovnik

SS 8954
Distanza 0.75 km