DESCRIZIONE: al momento del rinvenimento, l'imbocco della cavità, dal quale scaturiva una sensibile corrente d'aria, misurava appena pochi centimetri e per la sua disostruzione e quella di una sottostante strettoia vennero impiegate varie giornate di lavoro. La grotta è formata da tre pozzi, intervallati da chine di argilla e detriti, sormontati da camini. A metà dell'ultimo salto si apre una fessura, dalla quale esce una corrente d'aria che si avverte in vari punti della grotta; sul fondo, lateralmente, si interna una strettissima e profonda fenditura.
1) PRESENZA DI CORRENTE D'ARIA |
1) GROTTA AD ANDAMENTO VERTICALE |
1) ESPLORAZIONE COMPLETA |
2) RILIEVO COMPLETO |
2) GROTTA FOSSILE |
3) PROSECUZIONI INACCESSIBILI |
4) OSTRUITA |
Ramo | Nome ramo | Profondità (m) |
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1 | - | 4 |
1 | - | 13 |
PIERI N., SPINELLA G., 1979, Il problema dell'inquinamento ipogeo nelle cavità del Carso triestino. Atti I Conv. sull'Ecologia dei territori carsici, Sagrado apr.1979, La Grafica, Gradisca 1981: 293-308 |
MARINI D., 1961, Le cavita' inedite del Catasto speleologico della Venezia Giulia. Rassegna Speleologica It., 13 (4): 176-189 |
PICHL E., 1970, Relazione sul carsismo e sulla morfologia superfic iale delle zone IV e V del catasto della Sezione G eo-Speleologica e relativo elenco delle cavita' in Boll. Soc. Adr. Sc. Nat., 58: 49-64, Trieste |