ACCESSO:
Dall’abitato di Sgonico si segue la carrareccia che porta alla Vetta Grande. Finito il tratto in salita si prosegue sempre sulla carrareccia lungo un tratto piano fino ad una biforcazione. Arrivati a questo bivio si continua sulla destra in discesa fino a giungere ad una radura con al centro un grosso sprofondamento, a ridosso del quale lungo il pendio parzialmente franoso si apre l’ingresso della grotta.
DESCRIZIONE:
Si tratta di una cavità a sviluppo verticale. Il pozzo iniziale presenta dei restringimenti molto accentuati con pareti rocciose potenzialmente instabili. Dopo 15 metri si prosegue ancora verso una strettoia semiorizzontale estremamente fangosa. Questa consente di accedere al pozzo interno di 50 metri, che nella parte iniziale presenta un diaframma roccioso sottile. Per scendere in sicurezza questo pozzo evitando la caduta di pietre provenienti dall’esterno, si consiglia di infilarsi in una finestra posta subito sotto la strettoia. Il pozzo è impostato in direzione N – S con una sezione verticale a campana e con concrezioni, lame e brecciame potenzialmente pericoloso. Alla base del pozzo si prosegue lungo un breve pozzo di 8 metri, che conduce alla massima profondità di 70 metri. Non vi sono prosecuzioni visibili.
Sono stati rilevati numerosi esemplari di Troglophilus Neglecta e Titanethes Albus.
La cavità è interessata da un abbondante presenza d’acqua, che si concentra sul fondo creando un modesto ruscellamento più accentuato nei periodi piovosi.