ACCESSO: l'ingresso del pozzo, in parte chiuso da alcuni massi, si apre sul pendio di un dosso boscoso situato a Nord di Rupingrande. DESCRIZIONE: la grotta si sviluppa lungo un'evidente frattura orientata N-S, lungo la quale si scende, dopo il profondo pozzo iniziale, per brevi salti e gradini formati da massi incastrati. Nella parte iniziale le pareti sono coperte da uno strato calcitico, mentre più sotto la roccia calcareo-arenacea appare nuda e sfaldabile. L'ultimo pozzo porta in un vano segnato da un'intensa corrosione, all'estremità del quale c'è un bacino d'acqua dal fondo sabbioso, alimentato da un rivoletto che scaturisce da una fessura d'interstrato. Analoghi esempi di piccole sorgenti temporanee non sono rari in questa zona, per la presenza di alcuni banchi di roccia pressocchè impermeabile.
1) ESPLORAZIONE COMPLETA |
1) GROTTA AD ANDAMENTO ORIZZONTALE E VERTICALE |
2) GROTTA FOSSILE |
2) INDICATE PROSECUZIONI |
3) RILIEVO COMPLETO |
Ramo | Nome ramo | Profondità (m) |
---|---|---|
1 | - | 15 |
1 | - | 5 |
1 | - | 12 |
1 | - | 5 |
BOEGAN E., 1930, Catasto delle Grotte Italiane. Fascicolo I: Grotte della Venezia Giulia. Istituto It. di Speleologia ed., Trieste 1930: 1-129 |
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O.K.H., 1944, Karsthohlen im Abschwitt Trieste. Heft Nr. 3 zu 40 A-II-SW Villa Opicina. Im Auftrag des OKH - Mil.Geo. und Heeresvermessungsstelle Wien, Wien 1944 : 1-63 |
MAUCCI W., 1959, Lo stato attuale del catasto speleologico della Ve nezia Giulia (Grotte del Carso triestino). Rassegna Speleologica It., 11 (4): 190-219 e Boll. della Soc. Adr. di Sc. Nat., 51: 149-186 |
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