ACCESSO:
la cavità si apre alla testa della vallecola che dalla parte alta del pianoro del Col Lopic scende ad E di questo.
Dalla mulattiera Poviz-Sella Robon, si prende il sentiero che porta in discesa al Col Lopic (freccia UD) fino ad arrivare ad un riparo di guerra scavato nella roccia: i due ingressi si trovano proprio sotto la feritoia di questa postazione che guarda Sella Robon.
DESCRIZIONE:
la cavità presenta due pozzi d'ingresso: il superiore di 14m, l'inferiore, più largo, di 7m; alla base di quest'ultimo si trova un deposito nivale piuttosto consistente.A questo punto si presentano due prosecuzioni: un meandro si dirige verso Ne congiungendosi dopo pochi metri con la base del primo pozzo d'ingresso. Poco più avanti si incontra un pozzetto di 5m alla cui base termina il deposito nivale che costituisce il pavimento del meandro (al momento dell'esplorazione alla base del pozzo vi era una colonnina di ghiaccio). Il meandro continua più stretto e basso portando sopra ad un pozzetto cieco di 3m oltre il quale, in alto, si prosegue incontrando una difficile strettoia che immette in in un pozzo di 11m alla cui base si trova una una sala stretta ed allungata da cui si può vedere un camino innalzarsi per circa 15m. Sul pavimento della sala vi sono massi incastrati ed un deposito di neve e di ghiaccio. In ogni punto del meandro spira costantemente una corrente di aria gelida.
Alla base dell'accesso basso, di fronte all'imbocco del meandro, sprofonda un pozzo di 14m aperto fra la roccia e la neve. A circa 10m vi è un cambiamento di pendenza: il pozzo sfocia in una saletta il cui pavimento in discesa è costituito da neve. La parte più bassa della saletta si trova alla massima profondità raggiunta (32m) e sulla volta si apre un camino dall'ingresso angusto.