ACCESSO La cavità è situata sul versante occidentale della “Dolina del Lago Bianco” (quota 63.8, fra Aurisina Cave e l’autostrada) non lontano da un trogolo scavato in un grosso masso oblungo, in una zona di sottobosco piuttosto fitto. DESCRIZIONE Il pozzo d’accesso, impostato su una frattura NE-SW (punti 17 e 16 del rilievo) conduce ad una china detritica che finisce in un passaggio angusto che dà in una piccola caverna concrezionata (punto 15a del rilievo). Sopra detto passaggio c’è un camino (punti 16 e 15 del rilievo) che è stato risalito per qualche metro senza grandi risultati, ed una strettoia che permette di accedere ad una caverna (punti 15, 14 e 13 del rilievo) adorna di concrezioni ed interessata da notevoli fenomeni di crollo. Un breve salto (punto 15a del rilievo) conduce in una galleria inclinata la cui parte ascendente sbocca (punto 11 del rilievo) in una sala (punti 9 e 10 del rilievo) raggiungibile anche dalla caverna superiore (pozzo al punto 13 del rilievo). Fra i massi del fondo (punto 9 del rilievo) si scende per qualche metro sino a sboccare sulla volta della Caverna Centrale (punti 1, 2 e 3 del rilievo) da cui si dipartono tre vie. A SW una breve arrampicata fa raggiungere un ramo in salita, molto franoso nella sua prima parte e terminante in una frana che presenta notevoli accenni di dissoluzione (punti 4,5,6 e 7 del rilievo). A NNE un’arrampicata più impegnativa della precedente consente di pervenire ad una serie di finestre (punto 8 del rilievo) che portano al pozzo denominato “Pozzo del Compleanno” (punti 19-22 del rilievo) sormontato da un tratto in salita (punti 20 e 21 del rilievo). Il Ramo del Compleanno prosegue con uno stretto pozzo eroso, sormontato da camini, al cui fondo, dopo un salto di pochi metri, c’è una prosecuzione intransitabile. Al vertice NE della Caverna Centrale (punto 2 del rilievo) una consistente corrente d’aria ha indotto a svolgere dei lavori d’allargamento grazie ai quali si è giunti in un altro ramo: “la via dei ciompi”. Questo è costituito da un pozzo di 12m occupato da massi di notevoli dimensioni e in equilibrio piuttosto precario. Qui s’apre un passaggio che dà su un salto stimato profondo circa 10m. La pericolosità dell’ambiente, però, ha fatto desistere gli esploratori da qualsiasi lavoro d’allargamento.