DESCRIZIONE: la grotta si apre con una larga fenditura nel fianco di una piccola dolina e dopo pochi passi si giunge ad un pozzetto diviso in due da un blocco incastrato. Si scende poi, anche senza l'ausilio dell' attrezzatura, attraverso il vano posto alla destra, toccando un breve ripiano da cui la parete inizia a strapiombare. Con una discesa di pochi metri si tocca la sommità di un cono detritico che digrada in direzioni opposte verso due gallerie. La galleria ad Est è ricca di incrostazioni e vi si notano due grandi colonne, mentre l'opposta è più complessa per la presenza di una frana antica e di un pozzetto, al fondo del quale si trova uno scivolo argilloso dalla volta troppo bassa. Qui vi sono chiari segni di un'intensa attività idrica; il resto della cavità è del tutto senile.
1) RILIEVO COMPLETO |
1) GROTTA AD ANDAMENTO ORIZZONTALE E VERTICALE |
2) ESPLORAZIONE COMPLETA |
2) GROTTA FOSSILE |
Ramo | Nome ramo | Profondità (m) |
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1 | - | 3 |
1 | - | 3 |
1 | - | 2 |
GARIBOLDI I., 1926, Catalogo delle cavita' carsiche della Venezia Giul ia. Istituto Geografico Militare, Firenze 1926: |
BOEGAN E., 1930, Catasto delle Grotte Italiane. Fascicolo I: Grotte della Venezia Giulia. Istituto It. di Speleologia ed., Trieste 1930: 1-129 |
BERTARELLI L.V., BOEGAN E., 1926, Duemila Grotte. Ed. T.C.I., Milano 1926: 1-494; rist. anast. Fachin ed., Trieste 1986 |
MAUCCI W., 1959, Lo stato attuale del catasto speleologico della Ve nezia Giulia (Grotte del Carso triestino). Rassegna Speleologica It., 11 (4): 190-219 e Boll. della Soc. Adr. di Sc. Nat., 51: 149-186 |