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ACCESSO: L'ingresso si trova ad un'ottantina di metri dall'autostrada, a sinistra della stessa (per chi proviene da Trieste), tra due grandi doline poste a SE del cavalcavia Prosecco-Gabrovizza. La cavità s'apre nei calcari del turoniano superiore-senoniano (Calcari superiori di Aurisina), a stratificazione SE-NW, con potenza inferiore al metro ed un'accentuata immersione verso SW. L'ingresso è caratterizzato da un grosso tubo di calcestruzzo ivi ubicato per ovviare alla frequente caduta di pietre. DESCRIZIONE Un pozzo di 6m conduce ad una cavernetta alquanto fangosa, larga un paio di metri e lunga 10m, che si sviluppa in discesa in direzione NNE-SSW e porta, tramite una china detritica molto mobile, sull'orlo di un P30. Questo sbocca in una spaziosa caverna (35 X 7 X 15m) orientata NE-SW, con il fondo costituito da enormi masi di crollo. Il ramo SW, si sviluppa inizialmente in discesa e poi in salita fino a giungere ad una nicchia concrezionata. Dall'altra parte, risalito un crostone stalagmitico per qualche metro, si scende verso E lungo una galleria inclinata larga 6-7m, che porta ad un P46 (detto "la verta"). Da qui si può proseguire attraverso la stessa e raggiungere la prosecuzione della galleria, ora un po' più stretta e bassa ma riccamente concrezionata, oppure scendere al piano sottostante lungo il P46. Si giunge così alla caverna sotto il ripiano del "Picnic". Sul suo lato W si può raggiungere, in arrampicata, una galleria diaclasica orientata ENE-WSW, sormontata nella parte terminale da un alto camino (alla stessa si può pervenire pure lungo uno stretto pozzo parallelo alla "verta", che s'apre in parete, 6m dall'orlo della stessa). Dalla parte opposta s'apre, fra massi concrezionati, il P5; questo porta ad una galleria, anch'essa concrezionata, larga circa 5m ed alta dai 7 ai 10m. Questa scende con una pendenza accentuata in direzione ENE; sul suo fondo, a quota -120, una strettoia dà accesso ad una serie di cavernette che portano ad una frana oltre la quale uno stretto passaggio dà su un P18 che porta alla massima profondità raggiunta (-147m). Risalendo, invece, il camino sovrastante il P18 (oppure uno stretto camino sovrastante la frana), si perviene ad una galleria in salita; percorsi una cinquantina di metri si giunge ad un camino che è stato risalito per circa 20m. Questo tratto della cavità è reso complesso dalla presenza di numerose diramazioni, per lo più camini e piccoli pozzi ostruiti da sfasciumi. NOTA: la cavità risulta particolarmente pericolosa a causa della presenza di numerosissimi massi instabili. NOTE GEOGRAFICHE E GEOLOGICHE La cavità è formata da una serie di gallerie, fra di loro sovrapposte, orientate nella parte più prossima alla superficie quasi N-S, mentre nelle parti più profonde (dalla "verta" in poi) l'orientamento subisce una costante torsione verso E. Il raccordo fra le stesse è dato attualmente da un P30 (galleria iniziale-galleria centrale) e dal P46 (galleria centrale-gallerie basali). Ambedue i pozzi s'aprono su fratture legate all'orogenesi alpina, con orientamento NE-SW. Sul fondo della galleria basale, un passaggio tra massi permette di accedere ad un sistema di gallerie e cunicoli ascendenti, interrotti da pozzi e camini, ortogonali alle precedenti. Si tratta di un sistema completamente diverso, in sostanza di un'altra cavità, con struttura e morfologia difforme e di cui non si è ancora riusciti a localizzare l'accesso in superficie.
1) CAVITA' FACENTE PARTE DEL QUINTO GRUPPO DI GROTTE RIPOSIZIONATE SU CTR 1:5000 CON GPS (2006) |
1) GROTTA AD ANDAMENTO ORIZZONTALE E VERTICALE |
2) INGRESSO ALLARGATO ARTIFICIALMENTE |
2) GROTTA FOSSILE |
3) ESPLORAZIONE COMPLETA |
4) RILIEVO COMPLETO |
5) VINCOLO PAESAGGISTICO L1497/1939 ISTITUITO CON DELIB. GIUNTA REG.13.09.1996 N°4046 |
6) E' DISPONIBILE, MA NON ANCORA SEGNATA SU CTR LA POSIZIONE FATTA CON GPS DIFFERENZIALE |
7) RIORDINARE I POZZI |
8) CAVITA'FACENTE PARTE DEL PRIMO GRUPPO DI 280 GROTTE RIPOSIZIONATE SU CTR 1:5000 (CONVENZIONE CATASTO-REGIONE 20-11-98) (1999) |
9) PROSECUZIONI POSSIBILI |
10) PROSECUZIONI INACCESSIBILI |
13) SCHEDA ARMO DISPONIBILE |
Ramo | Nome ramo | Profondità (m) |
---|---|---|
1 | - | 30.5 |
1 | - | 46 |
1 | - | 5 |
1 | - | 18 |
1 | - | 11 |
1 | - | 11 |
1 | - | 4 |
1 | - | 8.5 |
1 | - | 18.5 |
1 | - | 8.5 |
1 | - | 8 |
1 | - | 7 |
1 | - | 7 |
1 | - | 20 |
Società Alpina delle Giulie - 1985, Alpi Giulie anno 85 n.1 Pag. 17:23 |
PRELLI R., 1984, Gabrosecco: la Grotta del Maestro. Speleologia, 11: 47, Milano 1984 |
GUIDI P., 1985, Grotte della Venezia Giulia (dalla 5127 alla 5300 VG). Suppl. n. 17 ad Atti e Memorie, Trieste 1985: 1-40 |
PRELLI R., 1984, L'Abisso del Maestro. Progr. 12, 7 (1): 9 |
GUIDI P., 1985, La Grotta del Maestro. Speleologia 12: 25-26, Milano genn. 1985 |
GUIDI P., 1993, Le arie di Prosecco. Progressione 28, 16 (1): 24, giu. 1993 |
MIKOLIC U., 1993, Sorella aria, fratello fumo. Progressione 28, 16 (1): 20-33, giu. 1993 |