Su una collina a est di Bristie, attraversata dalla strada costruita durante la guerra che collega Bristie con Prosecco-Aurisina, si aprono due ingressi, rispettivamente di 4,5 metri e 1 metro di diametro. Questi accessi, dovuti al crollo della volta della grotta, distano circa 5 metri l'uno dall'altro. Sotto l'apertura minore, a 5 metri di profondità, uno strato di roccia forma una piattaforma sostenuta da una grossa colonna di concrezione verdastra, che separa le due aperture. A 9 metri di profondità emerge un enorme ammasso detritico che scende ripidamente verso le pareti, formato da blocchi e sassi di varie dimensioni, tanto instabili che basta una leggera pressione per farli precipitare verso il fondo con un fragoroso rumore. Sparsi qua e là, si trovano tozze stalattiti e speroni rocciosi, ricoperti da una patina verde-nerastra dovuta alla flora tipica dei luoghi umidi. Una colonna rosso scuro, eretta dalla massa dei detriti, sostiene la volta di una nicchia situata sul fondo della grotta in direzione est, dove si accumulano i detriti di calcare trattenuti dalle pareti. - Le pareti della caverna e le sue massicce concrezioni sono coperte da muschi e felci rigogliose, conferendo all'ambiente un aspetto simile alla Grotta Verde (94/851VG). Un passaggio difficoltoso conduce verso est, verso una breve diramazione che sprofonda con due piccoli salti, chiusa dai detriti scaricati dai contadini del luogo.