ACCESSO:
Da Prosecco, si percorre la strada che conduce a Gabrovizza. Prima di imboccare il cavalcavia che supera la superstrada si trova uno spiazzo sulla destra, a bordo carreggiata, dal quale si diparte un’evidente traccia di sentiero che si segue per circa 200m in direzione parallela alla superstrada. A questo punto si abbandona il sentiero avvicinandosi così alla superstrada. A fianco della carreggiata si apre una dolina sul cui fondo, sul lato occidentale, si apre l’imbocco delle cavità.
DESCRIZIONE:
la grotta si apre con un piccolo portale che dà accesso ad una cavernetta, il primo tratto della quale è stato ampliato durante la prima guerra mondiale. Dopo 5m si raggiunge un bivio: a sinistra una bassa galleria termina dopo pochi metri con due piccole salette; a destra per proseguire è necessario strisciare in leggera salita e dopo 5m si raggiunge il pozzo interno, reso accessibile con un paziente lavoro di scavo. Tale pozzo, sebbene impostato su un'unica frattura ha una forma piuttosto complessa, con due restringimenti rispettivamente a 8m e 18m di profondità. A 11m di profondità si raggiunge una piccola finestra dalla quale parte un pozzo ben concrezionato (a 8m), che sul fondo si ricollega, tramite una fessura impenetrabile, con un vano laterale ubicato a 25m di profondità. La base del pozzo costituisce il vano più ampio di tutta la grotta ed è formato da un alto corridoio discendente (a 6m) che sprofonda in un pozzetto facilmente superabile in arrampicata. Poi, superato uno scomodo cunicolo, si arriva in una cavernetta dalla quale hanno origine tre pozzi paralleli, divisi da grandi massi e pietre incastrati. Per raggiungere il pozzo più profondo, occorre superare due piccole finestre strisciando al di sotto di tali massi. Per giungere infine sul fondo della cavità bisogna suparare un'ardua strettoia. Tutti e tre i pozzi sono chiusi da detriti.
AGGIORNAMENTO 18/06/2006 AXXXO
Durante l’esplorazione che ha portato alla giunzione di questa cavità con la vicina Grotta dei Dimenticati 7183/6399VG, un più attento esame dei pozzi interni ha permesso di individuare una corrente d’aria proveniente da una nicchia situata a circa 4 metri di altezza dal fondo del P37. Al di là di un pertugio nella nicchia, un passaggio orizzontale piuttosto malagevole, porta all’imbocco di un pozzo di 8m, parallelo a quello principale, che termina in una sala concrezionata, caratterizzata da uno sprofondamento, al centro, di 2,5m. Aggirandolo, e superando una strettoia, è possibile scendere un altro pozzo, di 10m, il cui fondo è sovrastato da una frana malamente consolidata (p.to 35 del rilievo), ed oltre il quale è possibile proseguire nella discesa di un ripido scivolo concrezionato che conduce al fondo della cavità (p.to 39 del rilievo).
Camminando nella sala finale, in direzione SW, si incontra un camino (sconsigliabile!) che riporta alla base del P10.
Sempre sul fondo, un pertugio alla base di uno sprofondamento indica una possibile prosecuzione.
Tornando alla base della frana (p.37 del rilevo) è stato reso accessibile e parzialmente disceso per circa 10m, un ulteriore pozzo, malagevole cui esplorazione è stata abbandonata a causa delle dimensioni e della fanghiglia del tratto terminale