ACCESSO L'ingresso di tale cavità si trova in una dolina nel bosco dietro la scuola di Santa Croce. DESCRIZIONE La cavità è formata da una successione di pozzi impostati su fratture con direzione E-W e NE-SW. Alla profondità di 63m c'è una strettoia molto faticosa, specie in salita, che immette nel P22; alla base di questo la grotta si divide in tre diramazioni. Verso N una successione di pozzi conduce ad un primo fondo (-116m), ove si trova un pozzetto sondato per circa 6m, non esplorato a causa delle esigue dimensioni dell'imbocco, verso S s'apre un cunicolo discendente che termina in breve con dei pozzetti paralleli e verso W la grotta continua con un saltino ed una strettoia fangosa che immette su un largo pozzo, caratterizzato da enormi blocchi incastrati tra le pareti. A questo segue un altro pozzetto (P6) dalle pareti ben concrezionate (unico punto della grotta, a parte il tratto iniziale, con depositi calcitici) e, tramite un passaggio discendente, si giunge in una caverna sovrastata da un camino. Qui, tra i massi, si apre un ultimo pozzo di 13m che ben presto si sdoppia per poi ricollegarsi sul fondo tramite stretti passaggi. Da questo punto si accede ad un caratteristico meandrino nero (formatosi probabilmente nelle marne) che immette in un rametto terminante con una fessura molto stretta, fonda forse un paio di metri. L'abisso, nel complesso, è fangoso ed è caratterizzato da parecchi passaggi stretti; risulta, inoltre, molto pericoloso per la presenza di frane instabili e di numerosi massi pericolanti sui terrazzi dei pozzi e fra le pareti degli stessi.