ACCESSO
Per trovare l'ingresso di questa cavità è necessario prendere la strada che all'altezza del passaggio a livello di Aurisina, si diparte dalla provinciale per San Pelagio, per dirigersi verso Santa Croce. Proseguendo lungo questa strada, si costeggia la parte occidentale di una grande dolina dove è stata costruita una pista di sci in plastica. Oltrepassato il cancello d'accesso alla pista una cinquantina di metri avanti, sulla destra, parte un sentierino fra i cespugli. Dopo una decina di metri, si giunge ad una vasta zona prativa dove, verso W è possibile vedere un gruppetto di pini. Da qui, senza difficoltà, si noterà una piccola dolina sul fondo della quale si apre il pozzo in questione.
DESCRIZIONE
L'ingresso di questa grotta, reso agibile dopo qualche ora di scavo, mostrò i segni di una passata ostruzione intenzionale. Per questo motivo e per una serie di altre coincidenze, si ritenne che si trattasse dell' "Abisso presso Santa Croce" 2355 VG, esplorato da Cesare Prez nel 1922 e da lui richiuso una volta terminata l'esplorazione, dopo la quale la grotta non fu più visitata, nè fu possibile rintracciarla.
L'esplorazione 15 dicembre 1973, fece capire che non si trattava della 2355 VG, essendo molto diversa rispetto alla descrizione di Cesare Prez.
La grotta presenta un pozzo d'accesso profondo una dozzina di metri, seguito da un piano detritico inclinato che termina in uno stretto pertugio, chiuso dopo un paio di metri.
Le pareti dei vani, occupate in parte da materiale detritico debolmente cementato, sono interessate da distacchi e crolli.