ACCESSO 2299/4731VG:
in corrispondenza dello sbocco sulla strada per Basovizza della strada che proviene da Longera, una carrareccia molto erta porta, dopo 80m in direzione NW, ad uno spiazzo che sovrasta di una ventina di metri il complesso occidentale della Cava Cok. L'ingresso della grotta si apre, ben visibile dalla strada per Basovizza, nella parete strapiombante che divide i due diversi livelli dello stabilimento.
DESCRIZIONE 2299/4731VG:
la cavità, che in origine non aveva nessuna comunicazione con l'esterno, è stata scoperta nel corso dei lavori di sbancamento della cava e visitata nei primi metri dai cavatori già 3-4 anni prima dell'esplorazione.
La base del pozzo d'accesso è formata da un enorme masso staccatosi poco più in alto e saldamente incastrato tra le pareti; da una stretta fenditura che aggira il masso a NE la grotta continua con un pozzo di 8,6m che finisce su di un secondo ripiano coperto da detriti ed argilla. Una strettoia discendente immette nel secondo pozzo interno, profondo 14m, che termina sopra un ammasso caotico di enormi blocchi che hanno ricoperto il fondo originario della grotta. Esso si trova 7,4m più in basso ed è raggiungibile attraverso numerosi pertugi che si aprono tra i massi.
In tutta la cavità le pareti sono coperte da uno strato di calcite il cui colore varia dal grigio al rosso mattone. Numerose le stalattiti, purtroppo in gran parte mozzate dalle vibrazioni causate dalle esplosioni nella cava.
L'esplorazione è resa pericolosa dalla costante caduta di sassi.
La grotta comunicava con la Caverna nella Cava Cok (2300/4731VG), che si apre 19m più in alto, e formava con questa un unico complesso con uno sviluppo verticale di 65m.