ACCESSO 2189/4694VG: la cavità si apre in una depressione situata sul declivio di una vasta dolina. DESCRIZIONE 2189/4694VG: la caverna durante la prima guerra mondiale è stata oggetto di lavori di adattamento che hanno causato la distruzione di un deposito preistorico; questo doveva essere senza dubbio interessante e infatti nel terreno, assieme a materiale militare austriaco, sono stati rinvenuti frammenti di ceramica. Il nome deriva dal ritrovamento, in una nicchia rimasta intatta, di alcune lucerne romane di rozza fattura.
1) ESPLORAZIONE COMPLETA |
1) GROTTA AD ANDAMENTO SUBORIZZONTALE |
2) GROTTA FOSSILE |
2) GROTTA DI INTERESSE ARCHEOLOGICO |
3) RILIEVO COMPLETO |
4) CAVITA' FACENTE PARTE DEL SECONDO GRUPPO DI GROTTE RIPOSIZIONATE SU CTR 1:5000 CON GPS (2000) |
5) GROTTA CON ADATTAMENTI ESEGUITI DURANTE LA I E/O II GUERRA MONDIALE |
6) POSIZIONE ESEGUITA CON GPS DIFFERENZIALE |
GASPARO F., 1977, Grotte della Venezia Giulia (dal N. 4668 al N. 476 8 V.G.). Suppl. di Atti e Memorie 17, Trieste 1977: 1-24 |
MARINI D., 1975, Il problema delle antiche sepolture sul Carso trie stino alla luce di alcune recenti scoperte. Alpi Giulie, 69: (1): 40-55 |
GHERLIZZA F., HALUPCA E., 1988, Spelaeus. Club Alpinistico Triestino ed., Trieste 1988: 1-320 |