Questa cavità s’apre in una piccola dolina ubicata 5 metri sotto il sentiero funivia-Poviz, un centinaio di metri dopo la stazione metereologica. Si scende per una gallerietta inclinata tra massi che immette in un corridoio. Quest’ultimo verso destra sbocca sulla sommità di un pozzo esterno, mentre a sinistra presenta una strettoia che è stata allargata. Il corridoio prosegue per qualche metro fino a immettersi in un pozzo-meandro interno che verso l’alto giunge con “una canna di fucile” fino all’esterno con un foro di cm 10. Si scende questo primo pozzo, che in realtà è un grande meandro, ondeggiando tra le pareti in modo da evitare i restringimenti. Si atterra su un fondo detritico. Da un lato si trova un deposito di neve oltre al quale in alto si intravede un probabile arrivo di un meandro. Dalla parte opposta si scende per un corridoio con dei saltini fino ad una sala, oltre la quale il meandro prosegue, sempre molto alto. Si passa sopra un caratteristico masso oscillante. Basta toccarlo affinché si sposti a mo’ di pendolo. Poco dopo si è dovuta allargare una strettoia per scendere nei pozzi successivi, intervallati da un ripiano e da una saletta dalla quale parte anche un breve ramo ascendente. Si giunge con un pozzo doppio in un’ampia sala. Superati altri due salti, la cavità prosegue con un alto e stretto meandro, che si può tentare di affrontare sia sul fondo che a circa 5 metri d’altezza. Si sono iniziati lavori di allargamento nella parte alta, ma l’esito è alquanto incerto. Per consultare i dati completi della cavita', visitate il sito del Catasto Regionale delle grotte del Friuli Venezia Giulia al seguente indirizzo WEB: www.catastogrotte.fvg.it
Ramo | Nome ramo | Profondità (m) |
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