ACCESSO: a settentrione del paese di Rupingrande si dipartono numerosi tratturi e carraie, una delle quali si interna lungo una successione di conche separate da basse soglie; più avanti la traccia costeggia alcune doline boscose e prende a salire lungo una valletta aperta tra la quota 485m s.l.m. ed il colle di Nivize (Loza). A qualche decina di metri a Nord del sentiero si apre , tra il fitto della vegetazione, la lunga bocca della cavità, verdeggiante di muschi ed incisa dai giunti di stratificazione. DESCRIZIONE: la cavità è conosciuta dai paesani con il nome di Jama Cencisce e venne individuata dalla Commissione Grotte già nei primi anni di attività, ma soltanto nel 1940 fu effettuata l'esplorazione. Il breve salto iniziale porta alla sommità di una complessa caverna, che scoscende rapidamente in un enorme accumulo di massi, cementati e coperti da una colata calcitica, al quale fa seguito una china di grossi detriti. Una frana di pietre ed argilla, in parte consolidata da un crostello, chiude la grotta da questa parte. Alla base del pozzo d'accesso si diparte verso NE una larga e bassa galleria, dal suolo costituito da poca argilla e da lastre di roccia legate da depositi di calcite, che si esaurisce in una strozzatura sbarrata da piccole concrezioni; le radici che sbucano dalle connessure della volta rilevano la vicinanza della superficie.