ACCESSO 1743/4556VG:
l'ingresso del pozzo venne individuato casualmente, tra la quota 24 ed il Cimitero di Duino, nel corso di un sopralluogo effettuato per il riconoscimento del tracciato di una strada romana; si apre alla base di una paretina che limita una piccola depressione.
DESCRIZIONE 1743/4556VG:
il primo tratto della cavità è costituito da un cunicolo dalla volta levigata, che sbocca dopo una strozzatura in un ambiente più spazioso, accessibile tramite un breve salto. La grotta si prolunga in una galleria rettilinea, dal suolo pianeggiante costituito da terriccio asciutto e friabile, ed è chiusa all'estremità da una frana consolidata e coperta da un crostello calcitico.
La cavità è stata scavata da un modesto corso d'acqua che ha incontrato in una linea di frattura le condizioni per un più rapido approfondimento; mentre la parete NE si presenta compatta ed uniforme, con qualche tratto coperto da belle colate, quella contrapposta è accidentata da aggetti e risalti formati dal crollo degli strati, al quale si deve l'ampliamento del vano.
Durante l'esplorazione non sono state notate tracce di visite precedenti ed è singolare il fatto che la grotta, pur trovandosi in una zona disseminata di trincee ed opere belliche, non è stata adattata a ricovero militare.
Lungo la galleria sono stati rinvenuti alcuni cocci romani e preistorici, probabilmente gettati dall'esterno.