La citta di Pisino ha numerose costruzioni antiche. Il duomo con abside gotica è del 1266, ma è stato rifatto nel secolo 18°; notevole è lo svelto campanile a trifore e cuspide ettagona. La Zona della città storicamente più notevole è il rione del Castello. Vetusti edifici, tra cui il Castello e la casa dei Rapicio, si raggruppano sopra la voragine della Foiba. In pochi minuti si raggiunge il bivio stradale « sopra la Foiba ». E da quel punto che si può scendere per la visita della grande voragine, profonda 130 metri.
La Foiba di Pisino, fatta celebre anche dal romanzo di G Verne, Michele Strogoff, si presenta assai pittoresca con un vastissimo avvallamento di rocce in parte verticali, coronate da uno dei lati del Castello di Montecuccoli e dalle case di Pisino. Quando piove a lungo, l'antro in cui si ingolfa il torrente non smaltisce le acque e si forma un lago esterno. In caso di asciutta, si può esplorare come qui è detto. Una prima relazione di esplorazione fu data dallo speleologo francese E. A.Martel, a seguito di una sua visita del 25 settembre 1893, insieme all'ing. Putick, ingegnere di acque e foreste a Lubiana, altro famoso esploratore. Vi è in principio, sotto la roccia del Castello, una galleria lunga 100 m., larga 3-15, alta 6-15, in diaclasi verticali naturali, poi una, vasta sala ovale alta 12 m., in cui vi è un lago lungo 80, largo 10-30, profondo al massimo 13.50, da ogni parte chiuso da pareti a picco di roccia. L'acqua esce dal lago per un sifone sconosciuto. Questo (o il canale che lo segue) deve essere insufficiente all'erogazione in piena e da origine al lago nella dolina antistante. Questo lago raggiunge proporzioni enormi. Il Martel stesso potè esattamente farne le misure il 15 ottobre 1896 in occasione di piogge eccezionali in tutto il Carso. L'acqua si elevò 50 m. sopra la soglia d'entrata della caverna, 30 soltanto sotto la terrazza del Castello. Il fiume formava, nella gola che precede la grotta fino a 3 km. di distanza, un lago tranquillo, largo varie centinaia di metri, profondo 50 m. sull'orificio della caverna e più di 70 sul fondo del lago interno, tenendo conto della pendenza della galleria d'accesso. Basta enunciare questi numeri per comprendere quale fattore di allargamento e ingrandimento meccanico della condotta sotterranea possa essere il passaggio di una corrente alla pressione di 7 atmosfere, la quale deve distaccare e trascinare blocchi anche voluminosi.
1) ACQUE DI FONDO PERMANENTI |
2) CAVITA' ASSORBENTE PERMANENTE |
Roma, 1920., Boll. R. Società Geografai |
l'Acad. des Sciences 1896, Comptes rendus de l'Acad. des Sciences |
MARTEL E. D. Delagrave, 1894 , Les Abimes, Paris, |
Paris 1897, Nature, |
Provincia, Capodistria, 16 sett. 1878, Provincia, Capodistria |