ACCESSO 1714/4543VG:
l'imbocco della cavità, piuttosto piccolo, si apre in una bassa paretina, circa 40m sopra il Sentiero Alto del Fiume, sulla destra orografica del Torrente Rosandra; d'inverno lo si vede dal sentiero per Bottazzo, mentre nelle atre stagioni è invisibile.
DESCRIZIONE 1714/4543VG:
in origine la cavità si presentava come un angusto cunicolo, rifugio di tassi ed altri animali, e la scoperta degli estesi ambienti interni venne effettuata dopo la rimozione di un'ostruzione argillosa.
Il malagevole tratto iniziale porta in una caverna, dalla quale si dipartono due diramazioni: quella discendente si sviluppa con una galleria di facile percorribilità, dal suolo costituito per gran parte da depositi di argilla i quali ad un certo punto chiudono il vano; l'altra è ascendente e inizialmente poco ampia, quindi le dimensioni aumentano fino ad una frana, coperta di incrostazioni calcitiche, che segna la fine della parte accessibile. La compattezza della roccia e la scarsità di concrezioni hanno lasciato inalterate le caratteristiche sezioni dovute ad un'antica circolazione idrica. Interessante è il fatto che la grotta in occasione di forti precipitazioni viene tuttora invasa dall'acqua che talvolta esce dall'ingresso per scendere fino al torrente.
La scoperta di questa grotta viene ad aggiungere nuove conoscenze sul carsismo profondo di questo versante della Val Rosandra, dove vi sono numerose cavità a sviluppo prevalentemente orizzontale, mentre in questa è notevole il dislivello negativo tra l'imbocco e la parte più interna.