DESCRIZIONE 1326/4280VG:
una corrente d'aria che scaturiva tra massi e terra sul fianco di una piccola dolina condusse alla scoperta dell'ingresso della cavità, il quale, allargato artificialmente, misura circa 1,2m x 0,8m.
Il pozzo d'accesso termina su di un ripiano cosparso di grossi massi pericolanti caduti durante l'apertura della grotta e a quest'altezza, ai lati, si aprono due piccole cavernette; sotto il ripiano, reso molto pericoloso dai massi pericolanti incastrati tra le pareti, si apre il secondo pozzo, che sfocia sopra un ripiano più stabile, dal quale inizia una galleria molto inclinata, alta e stretta, che conduce all'imbocco dell'ultimo pozzo interno.
In tale galleria, all'epoca delle esplorazioni, sono stati costruiti dei fermi con alcuni tronchi d'albero per arginare la pericolosa e continua caduta di pietre nel pozzo.
A circa 7m di profondità il pozzo offre un altro ripiano che porta in una breve galleria, la quale dopo un salto di 1,6m conduce ad una cavernetta, anch'essa molto pericolosa in quanto ha le pareti ed il suolo costituiti da massi e frane instabili; la base del pozzo è ingombra di tutti i massi caduti.