ACCESSO:
la cavità si apre nella marna, sul Monte dei Bovi, all'inizio del ripido canalone roccioso che scende fino al Torrente Guspergo, ai piedi di tre alti ippocastani e di una quercia, che spiccano sul brullo terreno circostante e facilitano il suo rapido ritrovamento. E' raggiungibile per due vie, la più breve delle quali si prende a partire dal Torrente Guspergo, risalendo le pendici del Monte dei Bovi fino ad arrivare a due casoni, a partire dai quali si costeggia l'ultimo tratto del canalone; alternativamente si può seguire il sentiero che attraversa longitudinalmente il Monte dei Bovi e parte dalla località Foran al Bosco del Parut. Detto sentiero si dirama quasi ortogonalmente da quello che unisce la frazione di Guspergo al "Mulino di Sotto" di Torreano.
DESCRIZIONE:
l'ingresso è una stretta e lunga fessura che poi scampana progressivamente fino al fondo, secondo l'asse maggiore, mentre l'asse minore, oltre un restringimento, resta di dimensioni praticamente costanti. Sulle pareti appaiono evidenti i segni di un'attiva corrosione e solamente in una rientranza ci sono alcune stalattiti biancastre. Il fondo è ingombro di pietre e di abbondante fogliame.
Gli abitanti più anziani del luogo dicono che in passato la cavità doveva essere molto più profonda e che poi nel tempo essa sia stata riempita con un'enorme mole di materiale, come testimonia una pietra incuneata, a quasi 1m di profondità, tra le pareti del pozzo.