Percorrendo 244 m. In direzione ovest, dalla grotta 151 VG, si arriva dinanzi ad una bocca oscura tagliata nel vivo calcare (1450 m. S.O. da Presnizza), che a prima vista si indovina dover condurre per un bel tratto sotterra. L'ingresso, che giace a 450 m. sopra il livello marino, é largo due metri ed alto quasi altrettanto, e segna il principio di un corridoio mantanentosi sempre in direzione ovest, largo in media 3 m. Dopo una decina di metri dall'orifizio nel suolo, a mano destra, si spalanca un pozzo largo poco più di 3 m. e profondo 15; il pozzo però non é d'impedimento al proseguire, giacché tenendosi sulla sinistra si può inoltrarsi ancora nel corridoio precisato tanto per 17 m. (v.punti 2,3,4,5) sboccando poi in una cavernetta lunga 4 m.
In questa parte della grotta, di formazioni stalattiti che non vi ha gran cosa, se si eccettuano dei minuti rottami squamosi, staccatisi dalle pareti dalla volta. Per scendere nel pozzo più sopra accennato, ci vuole la scala di corda. Questo pozzo, quando il sole é alto viene rischiarato, per un bel tratto, da un fascio di raggi che passano da un foro largo circa 1 metro, sistemato nella volta del corridoio. Il foro istesso dà occasione a far vedere di quanto poco spessore sia il mantello superiore del corridoio, certo poco più di mezzo metro e al massimo di uno. Si che non ci vorrà molto, se succederà, perdurando l'azione degli agenti atmosferici, un crollo, dando origine così ad una delle solite vallicole. Scendendo questo pozzo per 15 m., si trovano non poche belle stalattiti e qualche ben sviluppata cortina.
Dal fondo del pozzo, alquanto più largo che all'orifizio, una ripidissima china, costituita da sassi di varia grandezza, va giù per circa 7 m. In direzione s.e. (v. Punti 7,8) fino ad incontrare un seoondo pozzo profondo 10 m. e largo 4 m. (v.p.8,9). Questo poi a sua volta, per mezzo di una seconda china sassosa (v. Punti 9,10) però un pò meno ripida della prima, sbocca nella parte superiore di un terzo pozzo quasi circolare, profondo 13 m. e largo da 5 a 7 m. (v. Punti 10,11). E’ esso a fondo cieco, e coperto da materiale importato dalle acque o caduto accidentalmente. Il fondo di qesto pozzo segna pur la massima profondità della grotta, con 50 m. Sotto il livello esterno. La grotta tutta poi misura in lunghezza nel senso planimetrico 75 m. Il 7 agosto 1898, giorno in cui questa grotta dalla nostra società alpina delle giulie veniva esplorata e rilevata, la temperatura dell’aria era di 28.50. Nella grotta a 4 m. di profondità presso l'orifizio del primo pozzo interno, il termometro segnava 19°. A 20 m. Sotto il livello esterno appena. 13° C.
1) TTN-5 |
Ramo | Nome ramo | Profondità (m) |
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principale | 10 |
BERTARELLI L. - Boegan Eugenio - 1926, 2000 grotte |
Alpi Giulie, IV, 1899, Alpi Giulie, IV, N. 3, pag. .36 |